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Mindfulness

Le origini della mindfulness

L’esperienza della mindfulness elaborata da Kabat- Zinn inizia nel 1979. Biologo presso la School of Medicine dell’Università del Massachusetts, Kabat-Zinn sviluppa un protocollo per introdurre la meditazione come intervento di supporto in contesti clinici .

Praticante di yoga e meditazione vipassana, Kabat-Zinn arriva a sviluppare il protocollo MBSR come strumento in contesti clinici, partendo dall’esperienza personale di come la pratica della meditazione influenza la nostra relazione con il dolore, col disagio e con lo stress.

La mindfulness e i protocolli mindfulness-based entrano a far parte della cosiddetta medicina comportamentale o medicina integrativa. A partire dagli anni ’90, il programma MBSR viene adottato in oltre 240 cliniche ed ospedali in USA ed in Nord Europa.  L’ampia diffusione del primo libro divulgativo di Kabat-Zinn, “Vivere momento per momento”, e la partecipazione ad un programma televisivo molto seguito (Healing and the Mind) , rendono il protocollo MBSR uno strumento molto conosciuto ed applicato.

Ma il punto di forza del protocollo, a parte la grande popolarità mass-mediatica, è il fatto che Kabat-Zinn e la sua equipe ne hanno studiato scientificamente l’efficacia sin dall’inizio della sperimentazione. Esistono moltissimi studi scientifici a sostegno dell’efficacia della mindfulness e del protocollo, nella riduzione dello stress e nella capacità di stabilire un contatto diverso col proprio corpo.

I pazienti che soffrono di dolori cronici sono i primi ad entrare nel programma MBSR elaborato da Kabat-Zinn. In una condizione cronica, la pratica della mindfulness si rivela uno strumento efficace per modificare la relazione con ciò che sentiamo e viviamo. La meditazione è quindi un intervento di gestione di autoregolazione dello stress,  che incide significativamente sulla risposta agli eventi. Davanti ad uno stimolo, seppure spiacevole e doloroso, si impara a liberare uno spazio di osservazione, che ci consente di elaborare una risposta consapevole. Diventa così possibile gestire il dolore e la sofferenza, anzichè subire passivamente.

Il protocollo MBSR viene oggi applicato ad un gran numero di patologie mediche: patologie psicosomatiche, cardiache, dolore cronico, fino alle sindromi cliniche di disagio mentale come i disturbi d’ansia , depressione e disturbi alimentari.L’efficacia del protocollo MBSR ne favorisce la diffusione e l’applicazione anche in contesti non clinici: in campo educativo e riabilitativo, in campo organizzativo e sportivo.

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